Descrizione
L’idea progettuale scaturisce come polla dal fondo dalle leggende o favole che hanno animato questi luoghi di boschi, laghi e castelli. Il progetto o meglio la narrazione progettuale si radica nel genius loci del territorio pandinese, nella storia forse inventata di una principessa Graziella-Gradiella che rapita da un drago sarà salvata da un valoroso cavaliere-visconte che le renderà insieme alla libertà un castello turrito. La valorizzazione del centro storico, del Castello Visconteo e delle attività commerciali è impensabile avulsa dal contesto territoriale in cui sorge il Comune di Pandino, il progetto intende creare un osmosi un corridoio, una via-fiume tra il Castello e gli antichi borghi di Gradella e di Nosadello; tra il centro abitato intramoenia e le cascine ed i fontanili che punteggiano come via lattea una territorio ricco di cultura, storia e natura. L’intervento progettuale proposto afferma con forza e determinazione che la ricchezza del centro storico e del suo castello è inscindibile dalla esuberanza e dalle peculiarità del territorio circostante, microcosmo e macrocosmo si fondono insieme attraverso segni e modificazioni che dalla matita dei progettisti diventeranno pietre, acqua, erba, acciaio corten. |